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Kotengu Kotengu abbandona di rado le sue amate montagne e i boschi che ha scelto di proteggere dall’umana sciagurataggine. E quando lo fa, è soltanto per recensire giochi giapponesi fino al midollo, ovvero incomprensibili ai più. Ma a noi va benissimo così.

Nintendo Game Boy Color
Ide Yousuke no Mahjong Kyoushitsu GB
Athena
16 03 2024

Oltre ad avere un titolo quasi interminabile, Ide Yousuke no Mahjong Kyoushitsu GB è uno dei migliori titoli del suo genere sul Game Boy, in bianco e nero o a colori che sia. Del resto, fa parte di una serie di simulazioni di mahjong generalmente ritenuta (a ragione) tra le più interessanti, sia dal punto di vista delle opzioni che da quello del flusso di gioco vero e proprio. Questa versione per Game Boy Color, come s'è detto poc'anzi, non fa eccezione: merita quindi la massima considerazione da parte di ogni appassionato di mahjong digitale, anche in virtù della possibilità di portarla comodamente in giro (anni e anni di esperienza ci hanno insegnato che il Game Boy è davvero una console tascabile e incredibilmente resistente) e giocarla in qualsiasi momento.

Le modalità istruttive che rappresentano per certi versi il marchio di fabbrica della serie sono presenti (un po' a sorpresa, a dirla tutta) anche sul Game Boy Color e risultano complete come sempre. Sono però interamente in lingua giapponese, come prevedibile, e non risulteranno quindi particolarmente utili per la maggior parte dei giocatori. Meglio buttarsi a capofitto nel gioco libero o nel torneo, di conseguenza, possibilmente con un minimo di conoscenza pregressa del mahjong o perlomeno con tanta voglia di imparare.

Entrambe le modalità di gioco consentono un'ampia personalizzazione delle regole di base e prevedono le classiche partite per quattro giocatori, tre dei quali vengono ovviamente controllati dalla CPU. Il livello di difficoltà medio non è elevatissimo, ma ciò contribuisce a rendere il gioco gradevole anche per i principianti e vincere il torneo non è comunque una passeggiata. Gli avversari, a ogni modo, non sono affatto stupidi: sono meno coriacei della media, soprattutto se paragonati a quelli dei mahjong da sala, ma giocano bene e seguono strategie decisamente sensate. Le partite sono godibili e non vengono mai a noia, anche perché il ritmo è elevato e le tessere vengono prese e scartate con apprezzabile velocità.

Le chiamate, a dire il vero, passano per una finestrella un po' troppo piccola e caratterizzata da uno strano (ma non infrequente) orientamento verticale, ma in fin dei conti si tratta solo di una questione di abitudine. È infatti sufficiente qualche partita per dichiarare 'chii', 'pon', 'kan' e via dicendo in un attimo, senza che la rapidità nello svolgimento delle partite ne risenta in alcun modo. Grafica e sonoro, infine, sono di tutto rispetto: le tessere sono leggibili, i personaggi sono buffi quanto basta e l'accompagnamento musicale fa il suo dovere senza diventare monotono.

[Kotengu]


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