Dopo aver fondato A.Rea. 21 insieme a NO1 e
LH3CT, Shrapnel ha svolto il lavoro di mantenimento
del sito fino alla chiusura dello stesso e ne ha poi
curato la riapertura. Ha scritto su Super Console, Mega
Console, Videogiochi e PSM, ha gestito per due anni e
mezzo un negozio di videogiochi e ha lavorato come
game designer e sceneggiatore su uno sparatutto per PC
intitolato Steel Saviour. Ha inoltre scritto per un paio
di riviste cartacee dedicate agli utenti iOS e macOS.
Commodore 64
International Soccer
Commodore | Andrew Spencer
17 02 2006
Un pallone, uno sparuto gruppetto di calciatori blocchettosi, una manciata di tifosi sugli spalti e una giocabilità assolutamente fenomenale: nel 1983 una 'simulazione' calcistica non avrebbe avuto bisogno di altro per incantare i giocatori. Niente licenze, niente nomi famosi, niente facce celebri in copertina: la parola d'ordine era 'divertimento', punto e basta. E International Soccer era divertente, anzi... tremendamente divertente. Tanto bello da riuscire ad appassionare ancora oggi, nonostante la grafica ridicola, il sonoro praticamente inesistente e una struttura di gioco elementare. Talmente elementare da non prevedere il benché minimo briciolo di intelligenza artificiale per i portieri (dei dementi in piena regola), nonché da difettare di un vero e proprio sistema di passaggio da un giocatore all'altro.
Talmente elementare, però, da risultare al tempo stesso immediatamente accessibile, oltre che genuinamente esaltante. Perché con le sue interminabili galoppate lungo la fascia, con i suoi calciatori in grado di scorrazzare per il campo palleggiando con la testa, con la sua involontaria (provare per credere...) varietà in quanto a colpi disponibili e con i suoi goal sempre diversi International Soccer non anela certo allo stato di simulazione, bensì a quello di semplice videogioco. Il che gli evita di appesantirsi di fronzoli e gli consente di stuzzicare il lato più giocoso & gioioso dell'utente, che non potrà fare a meno di ritrovarsi un sorriso stampato sul volto dopo l'ennesima azione in solitaria con conclusione finale sotto l'incrocio dei pali. Nessuno (o quasi) lo avrà ostacolato, il pallone non avrà dato alcun segno tangibile di voler sottostare alle leggi fisiche che governano il globo terracqueo e l'ululato lamentoso del pubblico entusiasta non gli avrà riportato alla mente nessuna delle tifoserie che popolano gli stadi, ma quel sorriso vagamente trasognato non potrà che confermargli il suo glorioso istante di puro, incontaminato godimento videoludico...
[Shrapnel]