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Sanshiro Dopo una vita passata a eseguire proiezioni d’anca su ignari passanti e bambini capricciosi, un bel giorno Sanshiro ha iniziato a malmenare anche la tastiera del suo vetusto e malandato computer. Il risultato? Le sue recensioni su A.Rea. 21.

Amstrad GX4000
Dick Tracy
Titus
11 01 2024

L'uscita estremamente tardiva del GX4000 non mise la console Amstrad nelle condizioni migliori per sopravvivere in un mercato oggettivamente difficile, ma un parco giochi quantomeno decente avrebbe potuto aiutare la sfortunata macchina a combattere dignitosamente, seppur non ad armi pari con la concorrenza. E invece il GX4000 si ritrovò non solo con una misera manciata di cartucce, ma anche con una qualità media dei giochi decisamente bassa o, come nel caso di Dick Tracy, addirittura atroce.

Atroce, sì. Perché Dick Tracy per GX4000 è tutto sbagliato, dall'inizio alla fine. La realizzazione tecnica, a dire il vero, non è particolarmente disgraziata: ci sono più colori sullo schermo rispetto alla prima versione per i precedenti computer Amstrad e la possibilità di scegliere tra la musica e gli effetti sonori garantisce un minimo di personalizzazione. Dal primissimo istante di gioco, però, tutto va irrimediabilmente in malora. La disponibilità di due pulsanti separati, all'epoca considerata una rarità tra i computer e le macchine da essi derivate, non riesce in alcun modo a nascondere la legnosità e l'imprecisione dei controlli, a dispetto della logica assegnazione dei pulsanti al pugno/sparo e al salto. Dick Tracy si muove con un andamento incerto, balza qua e là in maniera sin troppo rigida e deve accovacciarsi per passare dalle mani alle armi, a rischio di buscarle di santa ragione nel vivo dell'azione.

Azione che, da parte sua, è piatta come una tavola. L'intero gioco consiste in una sfacchinata da sinistra verso destra, con avversari ridotti al minimo indispensabile in termini di varietà e situazioni sempre uguali. A volte bisogna prendere a pugni i nemici disarmati, altre volte è necessario evitare i colpi esplosi dai malfattori dotati di armi da fuoco ed esplosivi e... no, è tutto. Ci sarebbero i boss, a dire il vero, ma sono a dir poco comici: sembrano quasi abbandonati prima del termine della programmazione, come fossero in attesa di ricevere le ultime righe di codice che avrebbero potuto dar loro un pizzico di vitalità.

E non è tutto, perché Dick Tracy (a proposito di programmazione apparentemente incompleta) non si fa mancare neanche qualche strano 'glitch'. Gli avversari (che ignorano inspiegabilmente l'eroe quando questi si china) possono scomparire in qualsiasi momento dallo schermo, pur non essendo stati eliminati, e le collisioni sono tanto approssimative quanto inaffidabili. Manca inoltre una schermata di completamento dell'avventura, che si limita a ripartire da capo non appena si raggiunge la fine dell'ultima missione, e una volta prese le misure ai controlli e alle collisioni è possibile portare a compimento un 'giro' completo in meno di mezz'ora. Non proprio l'aiuto del quale il GX4000 avrebbe avuto disperatamente bisogno, in buona sostanza, ma del resto da Titus sarebbe stato difficile attendersi qualcosa di meglio.

[Sanshiro]


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