CounterAttack: Uprising [Nintendo Switch]

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Convinto sostenitore della pixel art e della massima semplicità nelle produzioni per le macchine attuali, Goliath non disdegna comunque i videogiochi propriamente moderni. Mastica un po' di tutto, dalle simulazioni sportive agli RPG, ma ha una predilezione mai sopita per l'azione dura e pura.

Navette personalizzabili, armi da sbloccare e combinare man mano che si procede lungo la campagna, un editor completo per quest'ultima, due modalità multigiocatore: le credenziali di CounterAttack: Uprising sono senza ombra di dubbio notevoli e vengono fortunatamente rispettate in pieno una volta afferrato il controller. Questo sparatutto a scorrimento orizzontale è infatti tanto caotico quanto godibile e rappresenta una graditissima sorpresa nel panorama (sempre più ampio e variegato) degli shoot'em up su Switch.

La storia narra di un'apocalisse meccanica scatenata sull'umanità da esseri noti come Automaton, il cui unico scopo consiste nella cancellazione totale e irreversibile del nostro genere. Il popolo della Terra non è però rassegnato e inerme: assembla al contrario un programma sperimentale di difesa spaziale e incarica otto piloti di scendere in battaglia con le loro navette. Niente di particolarmente originale, come del resto accade nella stragrande maggioranza degli sparatutto, se non fosse per il fatto che i piloti e le loro astronavi differiscono profondamente tra loro in termini di caratteristiche offensive e di abilità speciali e hanno quindi un impatto tangibile e apprezzabile sulle meccaniche di gioco.

È quando si iniziano a macinare livelli e ad accumulare le attrezzature da aggiungere alle navette, però, che CounterAttack: Uprising entra davvero nel vivo e si rivela per quel che è, ovvero un viaggio sorprendentemente appassionante. Tra abilità speciali e dispositivi da caricare sulle astronavi in varie combinazioni, si arriva a un totale che oltrepassa i 600 elementi da tenere in considerazione. Motori più potenti, armi devastanti e miscele tra i potenziamenti consentono una personalizzazione sconosciuta alla maggior parte dei prodotti di questo tipo, che permette a sua volta di allestire navette perfette per qualsiasi stile di gioco. CounterAttack: Uprising, del resto, vanta una quota di livelli superiore alle 30 unità e ciò attribuisce un valore inestimabile alla possibilità di 'elaborare' navette tagliate su misura per ogni giocatore, così da incrementare le chance di sopravvivenza e di conseguenza il divertimento.

Alle modalità multigiocatore s'è accennato in apertura, ma vale senz'altro la pena di spendere qualche altra parola in merito. Oltre a essere decisamente inusuali per uno sparatutto a scorrimento orizzontale, infatti, sono costruite con lodevole cura e contemplano sia il gioco locale per un massimo di quattro utenti che le battaglie in rete. Queste ultime consentono di affrontare il nemico con squadre che possono andare da due a otto giocatori e permettono persino di giocare con possessori di altre piattaforme, offrendo quindi una completezza invidiabile. Non manca poi la classica modalità 'sopravvivenza' senza fine, declinata in tre diverse varianti.

La programmazione e la realizzazione tecnica, infine, non prestano il fianco a critiche di peso. Tanto i controlli quanto le collisioni risultano soddisfacenti e precisi, con una particolare nota di merito per il pratico sistema di gestione e potenziamento dell'equipaggiamento delle navette nel corso delle battaglie. La grafica può sembrare un po' caotica nelle prime battute, ma è in realtà abbastanza leggibile una volta fatta l'abitudine alla smisurata quantità di avversari e proiettili che affollano costantemente lo schermo, mentre il sonoro accompagna degnamente l'azione. Pollice in alto su tutti i fronti, in buona sostanza, per quello che è un debutto oltremodo promettente per i ragazzi dello studio Relative Games.

[Goliath]