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Sanshiro Dopo una vita passata a eseguire proiezioni d’anca su ignari passanti e bambini capricciosi, un bel giorno Sanshiro ha iniziato a malmenare anche la tastiera del suo vetusto e malandato computer. Il risultato? Le sue recensioni su A.Rea. 21.

[nuRetro] Apple macOS
Toaplan Arcade Shoot'Em Up Collection Vol. 2
Bitwave Games | Tatsujin | Toaplan
07 09 2023

Disponibile anche su:
[ Windows | Linux ]

Altro giro, altra carrellata di classici sparatutto targati Toaplan. È così, a voler stringere, che si potrebbe definire questa seconda raccolta pubblicata da Bitwave Games e non vediamo perché non lo si dovrebbe fare, dal momento che la cosa non è affatto negativa. Anche stavolta, infatti, i quattro titoli che compongono la collezione sono dei veri e propri pezzi da novanta che non potranno non stuzzicare i veterani (che gradiranno senz'altro la reattività dei comandi) e attrarre i neofiti, ai quali sono rivolte le opzioni per l'accessibilità che abbiamo già potuto apprezzare nella prima raccolta. Sono di nuovo presenti, infatti, le impostazioni multiple per la difficoltà, la modalità di allenamento, i salvataggi e gli aiuti come il fuoco automatico, che denotano una gran dedizione da parte degli sviluppatori e fanno egregiamente il paio con altri dettagli come i filtri da applicare alla grafica e le cornici che affiancano le aree di gioco vere e proprie.

Per quanto riguarda i titoli inclusi, s'è già detto che sono fondamentali nella storia di Toaplan. Iniziamo quindi con Slap Fight, ovvero uno sparatutto a scorrimento verticale che - come da tradizione per la compagnia nipponica - fa della durezza la sua bandiera. Grafica e sonoro sono di prim'ordine, soprattutto considerando l'epoca d'uscita del gioco (si parla pur sempre del 1986), ma a distinguere davvero Slap Fight dalla concorrenza è il sistema di potenziamento dell'arsenale bellico della navetta, simile per certi versi a quello impiegato da Konami in Gradius. È infatti necessario raccogliere delle stelle che andranno a spostare un indicatore, per poi scegliere al momento opportuno l'oggetto desiderato tramite una pressione dell'apposito pulsante: ci sono opzioni classiche come l'incremento della velocità e i colpi laterali, ma sono gli elementi aggiuntivi che vanno ad affiancarsi al velivolo a rendere le cose ben più interessanti del solito. Sebbene abbiano l'indubbio vantaggio di potenziare il sistema di fuoco, rendono al tempo stesso assai più ingombrante la navetta e ne fanno quindi un bersaglio più facile per gli avversari, costringendo il giocatore a puntare a un intelligente bilanciamento di benefici e rischi. Non mancano poi boss e segreti da scoprire, spesso assai ben nascosti.

Flying Shark, da parte sua, non ha realmente bisogno di presentazioni. Lo scorrimento è verticale anche in questo caso, ma l'ambientazione sostituisce la fantascienza di Slap Fight con un classicissimo scenario bellico. Si manovra infatti un biplano impegnato a schivare vere e proprie piogge di velocissimi proiettili e ad abbattere qualsiasi cosa si muova, fondamentalmente, mentre al di sotto della battaglia che infuria scorrono giungle, corsi d'acqua, piccoli agglomerati urbani, specchi di mare, spiagge e altro. La rappresentazione visiva di tali scenari è fantastica, in particolar modo per quanto riguarda i colori (un ambito, questo, in cui Toaplan ha sempre fatto scuola), mentre la struttura di gioco è arricchita dai potenziamenti che espandono il raggio d'azione dell'arma del biplano e dalle bombe. Queste ultime non devono però essere utilizzate senza alcun ritegno, e non solo perché - come sempre accade - sono disponibili in quantità limitata: gli ordigni non utilizzati valgono infatti un buon numero di punti al raggiungimento della fine del livello, il che obbliga a centellinare il rilascio delle bombe nel caso in cui si voglia dare la scalata alle classifiche dei migliori giocatori.

Fire Shark riprende l'ambientazione di Flying Shark, ma la inserisce in un contesto meccanicamente più simile a quello di Truxton (incluso a sua volta nella prima raccolta programmata da Bitwave Games). Di quest'ultimo adotta infatti il sistema di potenziamento e selezione delle armi, che sono contraddistinte da tre diversi colori e richiedono la raccolta di diverse icone prima dell'effettivo miglioramento dello strumento offensivo di turno. Le bombe e i miglioramenti per la velocità di movimento del biplano completano il quadro generale di base, caratterizzato anche in questo caso da un livello di difficoltà decisamente elevato. Fire Shark è inoltre notevolmente più lungo di Flying Shark, del quale costituisce il seguito ufficiale pur distaccandosene sotto parecchi aspetti, ma è anche ancor più evoluto in termini di realizzazione grafica e sonora e ciò lo rende uno dei principali gioielli nella ricchissima corona di casa Toaplan.

Hellfire, infine, è l'unico titolo a scorrimento orizzontale della raccolta ed è ben noto agli appassionati per la sua diabolica difficoltà. Ricordarlo solo per questo fattore, però, è un'ingiustizia: Hellfire offre infatti un sistema di armamento di sorprendente profondità che consente di passare liberamente da una configurazione offensiva all'altra, selezionando e potenziando quella più apprezzata o più utile a seconda dei casi. Le armi disponibili sono in grado di far fuoco in avanti, all'indietro, verso l'alto e il basso e lungo le quattro diagonali, ma il vero colpo di genio risiede nel modo in cui gli sviluppatori hanno sfruttato tali caratteristiche allestendo molteplici situazioni di gioco nelle quali è assolutamente necessario ricorrere a determinate configurazioni. Si potrebbe quasi parlare di una inattesa spolverata di 'puzzle game' all'interno di uno sparatutto a scorrimento orizzontale, ma anche se questo dovesse essere ritenuto un eccesso dai puristi l'unicità di Hellfire rimarrebbe palese e impossibile da mettere in dubbio.

Sarebbe altrettanto impossibile, in conclusione, non consigliare caldamente questa collezione a tutti gli amanti degli sparatutto che hanno fatto la storia e a coloro che vogliono avvicinarsi a questo tipo di videogiochi. Come detto nella recensione della prima raccolta, però, è necessario assicurarsi di avere almeno la versione 12 di macOS perché, nonostante Steam non sia affatto chiaro ed esplicito in tal senso, nessuno dei titoli della collezione può essere caricato su una variante precedente del sistema operativo Apple.

[Sanshiro]


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