Sega Saturn
UEFA Euro 96 England
Sega | Gremlin
11 12 2022
Bisogna ammettere che, se si va a frugare nei ricordi, il campionato europeo di calcio del 96, quello britannico con tanto di finale a Wembley (non lo stadio ultramoderno che c'è adesso, ma quello imperiale di una volta), sembra risalire a un'altra epoca storica. E se entriamo nei particolari è ancora peggio, pare di essere passati da un'era geologica a un'altra. Basta pensare ai nomi dei protagonisti. Per esempio Klinsmann, Bierhoff (che segnò il 'golden goal' della finale, perché allora valeva ancora la regola di interrompere i supplementari al primo goal, pensa un po'), Casiraghi, Zola, il vecchio Chiesa, Bergkamp, Davids, Gascoigne, Thuram, Figo, Zubizarreta. Ma questo UEFA Euro 96 England per Saturn (gioco ufficiale del campionato europeo) riesce forse a dare ancora di più la misura del tempo trascorso, grazie a un aspetto e a un contenuto da vero fossile.
Leggo sulle 'press release' del tempo che solo apparentemente UEFA Euro 96 England per Saturn era uguale al precedente Actua Soccer (il gioco Gremlin da cui questo spin-off era stato generato). E sempre secondo le 'press release' Gremlin questo era un restyling che comportava una palette di colori incrementata (da 32 a 256), un maggior numero di frame di animazione, otto stadi differenti, una grafica dei giocatori più curata, una telecronaca anche in italiano, tutti i giocatori di tutte le squadre con caratteristiche proprie e nomi veri e anche campionamenti sonori specifici per ciascuna squadra. Per tutta l'estate 96, poi, quasi a confermare tanto entusiasmo, UEFA Euro 96 England era risultato il gioco più venduto per Saturn in Europa.
Quando però si va al sodo non si può non riscontrare un certo sconcerto, anche nei più volenterosi. I poligoni utilizzati per il 3D sono pochi e poco aiutati da texture approssimative, la telecamera fa fatica a seguire le azioni (eppure il gioco è lento assai), le animazioni sono poco realistiche, i giocatori sembrano correre dopo aver ingoiato una scopa (siamo buoni, via), le porte sembrano porte da calcetto e, per la prima volta nella storia, ogni tanto interi settori delle tribune svaniscono all'improvviso. A onor del vero succede solo quando la visione di gioco scelta (fra le sei presenti) è quella che segue sempre da vicino l'azione, ma resta il fatto che questa è l'inquadratura di base e che le altre visuali risultano o inutilizzabili o caratterizzate da uno scrolling del campo fastidioso.
Detto questo bisogna anche riconoscere che il gioco, una volta che ci si è rassegnati alle sue non poche pecche, può risultare stranamente divertente, magari ricorrendo alla modalità multiplayer. Tra le varie cose, per esempio, il metodo di segnalazione del giocatore attivo, basato su una piccola serie di icone, può portare a una impostazione più orientata verso la strategia che verso l'azione. Ma, insomma, se questo particolare poteva rappresentare una consolazione venticinque anni fa, oggi come oggi non significa più niente. UEFA Euro 96 England resta comunque un gioco da provare, se non altro per capire cosa può fare il passare del tempo a reperti già deteriorati in partenza.
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