Kotengu abbandona di rado le sue amate montagne e i boschi che ha
scelto di proteggere dall’umana sciagurataggine. E quando lo fa,
è soltanto per recensire giochi giapponesi fino al midollo,
ovvero incomprensibili ai più. Ma a noi va benissimo così.
Nintendo NES
Family Mahjong
Namcot | Namco | Nihon Bussan
23 08 2022
Non ci sono molte simulazioni di mahjong sul NES (o, per esser più precisi, sul Famicom) e, come se ciò non bastasse, una discreta quota di quelle che girano sulla console Nintendo difetta visibilmente in qualità. Non è questo il caso, fortunatamente, di Family Mahjong, che ha tra l'altro il pregio di rivelarsi particolarmente adatto ai principianti. Il gioco sembra infatti piuttosto corretto e bilanciato, il che è decisamente importante: parecchi titoli di questo tipo barano senza alcuna vergogna, soprattutto in sala giochi, e ciò li rende appetibili solo ai veterani o a chi è dotato di una gran pazienza.
Family Mahjong rimarca la sua propensione ad assecondare chi sta imparando a giocare sin dalla schermata iniziale, dove vengono proposte tre lezioni dedicate per l'appunto a chi sta studiando il mahjong. Sono ovviamente in lingua giapponese, così come il resto del gioco, ma se non altro sottolineano la buona volontà di Namco e Nihon Bussan. Meglio imparare altrove, magari con l'aiuto di qualcuno o dell'onnipresente internet, e tuffarsi a testa bassa nel gioco vero e proprio. Quest'ultimo è basato sulla variante per due giocatori del mahjong e consente di scegliere un avversario tra i sei disponibili prima di avviare l'incontro. Ciascuno di tali sfidanti corrisponde a un livello di difficoltà, quantificato in un numero di stelline che va (prevedibilmente) da uno a sei.
Una volta accomodatisi al tavolo, non c'è praticamente nulla o quasi di cui lamentarsi. Le tessere sono disegnate in modo chiaro e risultano ben riconoscibili (e possono presentarsi sottosopra subito dopo la distribuzione, prima di essere rimesse in ordine), lo svolgimento delle partite è veloce e le chiamate sono addirittura accompagnate da una serie di campionamenti vocali. I comandi non sono propriamente intuitivi, dal momento che le chiamate di cui sopra ('pon', 'kan' e via dicendo) sono associate alle direzioni della croce sul controller e ciò può risultare confusionario nelle prime fasi, ma una volta fatta l'abitudine a questo strambo sistema si riesce a procedere spediti. Sarebbe stato sicuramente più comodo avere un menu contestuale da richiamare con il pulsante Select, che è stato invece destinato alla visualizzazione del cassetto che contiene i bastoncini per dichiarare 'riichi' e tenere il punteggio (curiosamente mostrato tramite un sistema tanto tradizionale quanto antiquato). Niente di grave, a ogni modo, per cui il giudizio complessivo su Family Mahjong non può che essere positivo.
[Kotengu]