Sony PlayStation
Ridge Racer Type 4
Namco | Motomi Katayama | Yasuhito Nagaoka | Nobuhisa Mikoda | Hideo Teramoto | Masatoshi Kobayashi
12 08 2022
Accolto all'epoca dell'uscita da un plauso praticamente unanime in Giappone e nel Regno Unito (con la storica rivista specializzata CVG in prima linea), Ridge Racer Type 4 suscitò invece qualche perplessità nella stampa e nell'utenza nostrane. Alcuni giornalisti e diversi utenti bollarono infatti il gioco come troppo superficiale, probabilmente alla luce della profondità regalata al genere dei titoli di guida da Gran Turismo, ma gli estimatori dell'ultimo episodio della serie di Ridge Racer per la prima PlayStation non mancarono neanche qui in Italia. Il sottoscritto faceva fieramente parte di tale cerchia e vi risiede ancora, perché in tutta onestà a me Ridge Racer Type 4 era piaciuto parecchio e lo apprezzo tuttora.
Il gioco si presenta nel migliore dei modi, con un'introduzione spettacolare e pure simpatica. Sono inoltre di gran classe tutte le schermate intermedie, realizzate con uno stile chiaro e pulito e con un impiego ottimale di colori e animazioni. Le auto, dal canto loro, sono in diversi casi un piccolo capolavoro di design, con il ritorno delle stesse case costruttrici già note ai giocatori di Rage Racer. A proposito delle auto, c'è da fare un po' di chiarezza sul numero di veicoli disponibili, fissato da Namco sull'impressionante cifra di 320. Tale quota prevede in realtà tutte le variazioni cromatiche dei modelli di base, che sono inizialmente quattro per ciascuno dei costruttori (quattro anch'essi) e che andranno incrementati vincendo il campionato con tutte le auto e con tutte e quattro le squadre disponibili (che corrispondono in linea di massima ai livelli di difficoltà).
Non che i numeri rivestano una reale importanza in questo caso, perché Ridge Racer Type 4 è innanzitutto una festa della velocità nuda e cruda. Nessun orpello, nessun fronzolo e nessuna schermata di troppo vanno a dilatare l'attesa per il semaforo verde o a rovinare la tensione per l'imminente partenza di una gara fondamentale, così come nessun dettaglio è lasciato al caso. Le quattro case automobilistiche disponibili sono divise in base al comportamento delle vetture, con i veicoli dei primi due produttori rivolti agli amanti delle derapate e quelli degli altri due costruttori pensati appositamente per chi ha sempre odiato il controllo dei vecchi Ridge Racer. In entrambi i casi la giocabilità è stellare, con le auto che sfrecciano ad altissima velocità su piste dal 'track design' praticamente perfetto, con una gran profusione di curvoni a U, tornanti, discese mozzafiato, cambi di pendenza, gallerie e folli slalom tra muri e marciapiedi. Le auto rispondono sempre in modo rapidissimo e preciso, mentre le vetture guidate dalla CPU regalano a tratti l'impressione di battersi con avversari davvero determinati e tenaci (perlomeno quando si lotta per le prime posizioni).
La realizzazione tecnica tocca fortunatamente gli stessi livelli d'eccellenza della giocabilità, con una rappresentazione lievemente più realistica degli ambienti rispetto a quanto visto in Rage Racer. Gli scenari lungo i quali si dipana Ridge Racer Type 4 appaiono ancor oggi di una bellezza unica, mentre la varietà viene garantita dalla notevole differenziazione tra un percorso e l'altro. Completano il quadro tecnico le affascinanti scie lasciate dai fari delle auto, efficacissime nel 'potenziare' l'atmosfera durante le gare in notturna e i passaggi in galleria, e l'eccellente accompagnamento sonoro arricchito dall'immancabile campionario di frasi digitalizzate. A regnare incontrastato al di sopra di qualsiasi dettaglio tecnico, a ogni modo, è sempre e solo il divertimento, come dettato dalla vocazione della serie e dalle sue purissime origini arcade.
[Sanshiro]